giovedì 21 novembre 2013

LETTERA APERTA AL SINDACO DI MILANO

AL SINDACO DI MILANO
GIULIANO PISAPIA


Egregio Signor Sindaco,



Con grande interesse abbiamo letto su pionero.it l'articolo dal titolo "L'informatica è donna: a Milano via i corsi gratuiti con Microsoft e futuro@lfemminile". In particolare abbiamo gradito la gratuità della formazione e il fatto che sia rivolta alle donne.
Nell'articolo si afferma: "Conoscere e utilizzare al meglio i principali programmi di informatica, da Word a Excel a Internet Explorer partecipando a corsi gratuiti, per migliorare la propria formazione e avere una chance in più anche nella ricerca di un lavoro: è l'opportunità offerta da futuro@lfemminile - il Progetto di Responsabilità Sociale di Microsoft Italia con Asus e Avanade - grazie all'iniziativadonne@lcomputer promossa dall'Assessorato alle Politiche sociali e Cultura della Salute".
Siamo certi che lei abbia ben chiaro il fatto che la pubblica amministrazione dovrebbe preferibilmente adottare (anche ai sensi del Codice dell'Amministrazione Digitale) software libero e sottolineiamo che oggi il mercato offre ottimi software liberi che sono sostenuti da grandi comunità di utenti che possono quindi ben competere con i software proprietari. Oggi l'informatica è un universo che dà vita ad un ecosistema cognitivo, tanto più forte quanto più vario. Inoltre, in una società della conoscenza, la libera disponibilità alfabeti e grammatiche digitali significa autonomia e libertà di crescita. Infine la piena disponibilità del codice sorgente significa trasparenza e la possibilità di condividere liberamente la conoscenza. Il software libero realizza queste libertà.
La Pubblica Amministrazione sta migrando al software libero proprio per questi motivi (oltre che per quelli normativi sopra citati).
Pur apprezzando quindi la vostra iniziativa ci permettiamo di richiederle un incontro per poter programmare corsi di informatica utilizzando il software libero, in particolare il browser Firefox, la suite da ufficio LibreOffice e il programma di editing grafico GIMP.
Siamo certi che appoggerà questa battaglia per la libertà e restiamo a disposizione per eventuali ulteriori informazioni.



Cordiali saluti


Flavia Marzano – rete Wister Women for Intelligent and Smart TERritories
Sonia Montegiove – progetto LibreUmbria
Paolo Mauri – comunità di insegnanti wiildos
Fiorello Cortiana
Alberto Campiglio "Openlabs"
Luigi Sciagura
Marco Ferrara
Giovanni Franza
Marina Cabrini
Marina Latini - Studio Storti
LibreOffice the Document Foundation
ComunitàLibreItalia
Matteo Ruffoni
Monia Spinelli
Gabriele Biucchi
Francesca Maria Montemagno
Anna Maria Arena
Maurizio Marangoni 
StudioStorti Soluzioni Opensource.
Claudio Consonni
Marco Spreafico
Caterina Della Torre - Dols DonneOnLine
Paolo Dongilli
Paolo Vecchi
Comunità italiana di Ubuntu
Carla Sella
Silvia Bindelli
Milo Casagrande
Gianfranco Frisani
Remo Quintino
Mattia Rizzolo
Dario Cavedon
Pietro Bernabè
Sergio Dicandia

Paolo Naldini

PROGETTO NUOVA VITA



    Riconoscimento all’associazione che fa rinascere i pc

Olgiate Olona – E’ la migliore associazione italiana di riciclo ambientale: il “Progetto Nuova Vita” di Olgiate Olona si è meritata il prestigioso riconoscimento “Premio Impatto Zero”.
Orgoglioso del nuovo traguardo Massimiliano De Cinque, presidente dell’associazione senza fini di lucro, che, ricevuta la notizia, ha reso pubblica la motivazione ufficiale del riconoscimento: «L’organizzazione di volontariato che rigenera e dona nuova vita a computer altrimenti destinati a incrementare i rifiuti elettronici (Raee). Computer che sono conferiti nei punti di raccolta e dopo la rigenerazione per poi essere donati a scuole e per progetti umanitari.
La giuria assegna il massimo del punteggio a tutte le voci». Ha poi commentato: «Vedere che i nostri sforzi. le ore di lavoro e impegno nelle comunità di tutta Italia riconosciute anche a chi si occupa ufficialmente di ecologia è una bella soddisfazione». Il Premio Impatto Zero nasce infatti dalla idea di promuovere la cultura della sostenibilità. Sottolineano gli organizzatori: «Siamo convinti che l’attenzione all’ambiente e le scelte di vita ecosostenibili declinino nel concreto una cultura di pace. L’obiettivo del premio è la valorizzazione dei comportamenti ecologicamente e socialmente virtuosi».
Ricorda De Cinque: «L’associazione continua a crescere: abbiamo 71 volontari (di cui 30 attivi) che si divertono tra schede madre, video, tastiere e mouse. La nostra filosofia è legata a valori ambientali, etici e sociali: tutto è nato dal fatto che mi sono chiesto dove finiscono i computer e come funziona il loro smaltimento».

Veronica Deriu – La Prealpina del 16 Novembre 2013

venerdì 15 novembre 2013

SEMPLICEMENTE CUBIEBOARD

Pubblichiamo un estratto di un articolo di Roberto Premoli per
gentile concessione della rivista LinuxPro


lunedì 11 novembre 2013

Sergio – Commenti e proposte su LD13 e 2° OOS

Sergio – Commenti e proposte su LD13 e 2° OOS


Ciao a tutti,
sulla scorta degli interventi precedenti do il mio contributo, anche in vista del prossimo incontro.
La mia personale valutazione dello scorso LD e OSS è ampiamente positivo: anche a me ha aperto il cuore vedere una partecipazione ampia e – soprattutto – giovane. Mi è piaciuto molto vedere gli studenti, interessati, fermarsi anche fuori orario; l'offerta ampia e variegata ha dato molte opportunità per informarsi e/o approfondire davvero molti temi.
Credo ci siano alcune cose da migliorare: in particolare, IMHO, i ritmi un po' serrati delle presentazioni e soprattutto la mancanza di una fase successiva di domande e risposte (però compensata in parte dagli open lab), sempre molto proficua.

Cosa serve

Credo che per proseguire sia necessario definire alcuni elementi dell'azione futura (scusate i termini “markettari”):
  • per prima cosa gli obiettivi che ci poniamo;
  • di conseguenza il target a cui rivolgerci;
  • a seguire, i temi e gli argomenti di cui parlare e da esplorare insieme;
  • infine, e in funzione dei primi tre elementi, modalità e strumenti da utilizzare.
Vediamoli più in dettaglio.

Obiettivi

Diffusione della consapevolezza dell'alternativa e dei vantaggi del SL rispetto al proprietario nei vari soggetti target (studenti, Scuola, Istituzioni, PMI).

Target

  • Giovani e studenti
  • Scuole: insegnanti, tecnici, dirigenti
  • Istituzioni
  • PMI

Argomenti

E' necessario poi identificare gli argomenti su cui far leva per diffondere il SL: se i temi più “alti” (libertà, condivisione) hanno poco appeal, probabilmente è meglio concentrarsi prima su argomenti che abbiano presa più diretta sull'uditorio (e quindi prevalentemente sui giovani, ribadisco).

Includerei senz'altro tutti i temi che hanno riscosso particolare interesse nello scorso LinuxDay/Open Space Scuola; altri, a mio giudizio, potrebbero essere questi:
  • mobilità e convergenza (smartphone, tablet, TV, console, smartwatch, home cloud, etc.)
  • toccare con mano l'innovazione (stampa 3D, makers, Arduino, robotica fai da te, miniPC ARM, etc.)
  • interfacce innovative ed attraenti
  • facilità d'uso di Linux e del SL (anche se non è sempre vera)
  • velocità e semplicità di installazione e manutenzione del Sistema Operativo e degli applicativi rispetto a Windows (con esempi pratici e confronto tra Software Center e programmi Windows da installare, spesso craccati)
  • sicurezza intrinseca di Linux

Modalità

In questo contesto penso alla formazione come divulgazione, un modo per fugare paure e dubbi sul SL e su Linux (ma che non sia l'ennesima scolarizzazione).
Credo sia necessario usare modalità appealing per i giovani, ad esempio utilizzando strumenti social (che permeano la loro vita e la nostra) per comunicare e scambiarsi informazioni, pareri, idee.

Strumenti

Sposo in pieno le proposte di Luigi e Gabriele:

  • centri di competenza: a mio parere dovrebbero focalizzarsi sia su strumenti che su tematiche: non solo su specifici software, ma anche su ambiti generali. Si potrebbe pensare ad esempio a Produzione multimediale (registrazione audio per gruppi musicali, montaggio video, radio web, presentazioni multimediali), Gaming, PMI (l'ambito professionale beneficerebbe molto di soluzioni libere in tempi di crisi e non solo), sicurezza, makers (stampa 3D, miniPC, Arduino), etc.
    Un esempio di supporto potrebbe essere un protocollo di migrazione da Windows a Linux per Scuole, privati e magari anche PMI, sull'esempio del Dossier Scuola, che instradi e supporti nella scelta, pianificazione e realizzazione di questo progetto.
  • Open Space Scuola mensili e pomeridiani: lo vedo come uno sportello di supporto per docenti, funzioni strumentali e tecnici di laboratorio, oltre che un possibile polo formativo
  • iniziative scolastiche bimestrali su 2/3 temi: anche qui sceglierei temi che abbiano presa sugli studenti, pur restando collegati alla didattica, unendo interesse personale alle esigenze di formazione
  • portale di informazione e coordinamento: credo sia necessario strutturare almeno un po' e soprattutto radunare tutto il necessario per coordinare queste attività: sia contatti utili che materiale, link, newsletter informative, gruppi di discussione, etc. Senza appesantire troppo (evitando il rischio di occuparsi più dello strumento che del suo scopo), ma dando la possibilità agli interessati di trovare i contatti necessari per approfondire i temi o proporne altri

Proposte

Mi piace l'idea di un gruppo di Milano che faccia da fulcro di attività rivolte alla Scuola e non solo (penso alle PMI, ma anche ai privati cittadini): lo vedo come una fucina della conoscenza e dello scambio, un luogo (anche virtuale) dove porre domande, trovare aiuto, proporre idee.
Per realizzarlo credo serva condividere i punti precedenti, e definire appunto obiettivi, target, modalità, strumenti, temi. A quel punto credo sia opportuno darsi un'identità, un nome, una sorta di “marchio” facilmente identificabile per farsi conoscere e ricordare. Scusate il taglio da marketing (che non è assolutamente il mio campo), ma credo che dobbiamo curare immagine e comunicazione in maniera più strutturata per presentarci nella maniera più credibile alle Scuole e agli altri interlocutori, pur senza perdere assolutamente lo spirito libero e flessibile che abbiamo ora.


Infine, sulla base delle mie sensazioni sull'esito del Linux Day vi elenco alcune mie proposte per l'organizzazione degli eventi:
  • definire il target e di conseguenza il programma dei contenuti: focalizzare gli eventi per tema e uditorio: insegnanti, studenti, entrambi, curiosi, tecnici, etc.
  • identificare alcuni macro-temi (max 6) e relative sessioni su aspetti relativi
  • più sessioni in diverse aule di media capienza (se possibile, ovviamente), in modo da consentire di seguire diverse presentazioni sugli argomenti di proprio interesse
  • sessioni più interattive, con possibilità di breve dibattito finale e maggiori interventi dei partecipanti su temi “caldi” ed attuali. Idealmente dividerei in 20 minuti di presentazione seguiti da 10 minuti di domande e risposte.
    Personalmente preferirei meno presentazioni tecniche (per quello ci sono gli open lab) e più dibattito e interazione col pubblico.
  • si potrebbero organizzare un paio di tavole rotonde su temi più “alti” e meno tecnici, con coinvolgimento dei partecipanti e relativa discussione
  • survey post-evento: avendo raccolto le mail dei partecipanti, si potrebbe inviare loro una mail con il link di un sondaggio online chiedendo cosa è piaciuto, cosa no, cosa è da migliorare, proposte, etc. Il tutto aiuterebbe a focalizzare gli eventi successivi e a tararli sugli interessi dei partecipanti
  • sollecitare l'uso di Twitter per commentare in tempo reale eventi, presentazioni, laboratori da parte dei partecipanti, indicando un hashtag da usare
  • raccogliere il materiale pre-evento (ogni relatore/contributor dovrebbe caricarlo in uno spazio comune perché sia facilmente accessibile il giorno dell'evento e successivamente sul portale)
  • supporti per presentazioni (microfono ad archetto, telecomando con puntatore laser, presenter console per Impress)
  • preparare brevi schede dei lavori presentati, con linkografia e contatti del progetto e/o del relatore per facilitare i contatti post-evento e gli approfondimenti da parte dei partecipanti. Il tutto, naturalmente, reperibile sul portale

Spero di approfondire con voi nel prossimo incontro questi argomenti e gli altri che senz'altro ognuno di noi porterà, nel consueto spirito collaborativo e costruttivo che si respira ad ogni nostro incontro.


A presto,
Sergio

venerdì 8 novembre 2013

PROPOSTA

Alla ricerca di un programma per il futuro, per realizzare una comunità che ci porti ad un grande laboratorio del software libero


La buona riuscita dell'ultimo LinuxDay 2013 e del secondo OpenSpace Scuola, se da una parte ci rende contenti dall'altra ci pone un problema: come sviluppare la nostra battaglia per l'utilizzo del software libero e per la condivisione della conoscenza.
Due sono stati gli aspetti rilevanti:
  • il lavoro di comunità come porte aperte sul web;
  • la presenza dei giovani ai laboratori.

Come ha fatto osservare nel suo intervento Marco Ferrara: i temi principali del movimento free software, ossia quello della libertà e della condivisione della conoscenza, benché di estrema importanza e di grande beneficio per gli utenti, generalmente non producono, nel profano, l'attenzione che meriterebbero e, in molti casi, appaiono del tutto irrilevanti”.
Sempre Marco faceva osservare che: “esiste qualcosa su cui è possibile fare leva per spingere le persone a cambiare strumento di lavoro: la facilità di utilizzo”.
Abbiamo visto che i giovani si avvicinano sempre più al free software ed è questo un dato molto importante. Il futuro del software libero è nelle mani dei giovani.

A nostro parere il grande successo del software libero è dovuto a diversi elementi:
  • merito del lavoro delle comunità che sono dietro a sistemi operativi tipo Ubuntu o allo sviluppo di sistemi operativi per le scuole Wiildos, Fuss, Gully;
  • merito del lavoro delle comunità che sono dietro a software come LibreOffice, Gimp, Blender, i CMS per Internet e tanti altri.
La cosa che hanno in comune questi sistemi operativi e software liberi è sicuramente la grande assistenza per rendere facile l'utilizzo del software.

Il software libero e la formazione sono due termini inscindibili per realizzare i compiti principali del free software: libertà e condivisione della conoscenza.
Per cui il nostro programma può essere così sintetizzato:
  • realizzare per i vari software dei centri di competenza che periodicamente siano disponibili ad assistere coloro che vogliono migrare al software libero;
  • riproporre regolarmente gli OpenSpace Scuola ogni mese a partire da gennaio (sfruttando l'orario dalle 14 alle 18);
  • realizzare ogni due mesi nelle scuole di Milano (scuole da scegliere) delle iniziative specifiche su due o tre software;
  • realizzare un portale del gruppo di Milano che serva a diffondere e coordinare le iniziative.

Proposta: Luigi Sciagura e Gabriele Biucchi


venerdì 1 novembre 2013

DIDATTICA APERTA SABATO 16 NOVEMBRE 2013






Libero accesso a software e saperi nella Scuola e nell'Università

Officina H - Via Montenavale, Ivrea - Sabato 16 Novembre 2013 Save the Date!

DIDATTICA APERTA... PER TUTTI

Presentazione dell'evento 2013

Conciliando le esperienze degli organizzatori di questo evento ci siamo domandati se le opportunità e gli obiettivi dell'annuale iniziativa di Didattica Aperta non fossero estendibili ad altri ambiti dove la didattica continua ad essere il perno fondante.
In questi anni le esperienze di Didattica Aperta hanno cercato di fare breccia nelle menti e nelle intenzioni di quanti fossero perlomeno incuriositi da un pensiero, una filosofia, un approccio, per molti uno stile di vita, che è quello suggerito dall'universo Open Source. Un target di curiosi, di professionisti stimolati dalla novità e dall'innovazione ricercati tuttavia all'interno dell'ambiente scolastico più tipico.
Questa edizione tenta di ampliare questo target, riferendosi anche ai professionisti di altri ambiti formativi, come la sanità e la formazione professionale in genere e, vista la presenza del Poli, anche all'Università, quindi a un pubblico più eterogeneo e speriamo anche entusiasta e interessato.


QUALCHE INFORMAZIONE IN PIÙ SU DIDATTICA APERTA


Perché questa giornata di studi?

La Scuola ha urgente necessità di rinnovarsi e di adeguarsi a una società in cui le tecnologie informatiche stanno rivoluzionando la diffusione e la condivisione del sapere.
Su questo tema, la Scuola ha tre esigenze fondamentali che riassumiamo col termine "didattica aperta":
  • utilizzare, studiare, modificare e ridistribuire liberamente il software
  • ottenere, creare e scambiare liberamente testi, immagini, audio e video
  • avere accesso libero a banche dati

A chi è rivolto?

Didattica Aperta si rivolge a docenti e tecnici dalla Scuola Primaria all'Università, ai dirigenti scolastici e a chiunque svolge incarichi direttivi, programmatici e di ricerca educativa nella Scuola e nell'Università.
I meno esperti e anche quelli che si avvicinano per la prima volta a queste tematiche potranno documentarsi ascoltando gli interventi dei relatori e partecipare ai laboratori pratici. Ai più esperti si offre un momento di incontro, condivisione e discussione sulle problematiche presenti e sulle prospettive future. Inoltre, per loro sarà possibile presentare le proprie esperienze intervenendo direttamente o inviando poster.
Didattica Aperta ambisce a diventare un punto di riferimento per le istituzioni italiane del settore educativo di ogni ordine e grado che hanno adottato o che vorrebbero adottare la "didattica aperta".
Il convegno è riconosciuto a livello ministeriale. I partecipanti, dunque, possono usufruire dell'esonero dal servizio previsto dal CCNL 29 novembre 2007, art. 64, ai sensi della Direttiva Ministeriale n. 90/2003 art.1 c. 2

Registrati!

L'ingresso al convegno Didattica Aperta è libero e gratuito. La registrazione della partecipazione al convegno permette al nostro staff una migliore organizzazione dell'evento e la preparazione degli attestati di partecipazione. Per esigenze organizzative, le registrazioni verranno chiuse alle ore (in corso di definizione) del (in corso di definizione).

The Document Foundation annuncia LibreOffice 4.1.3




Berlino, 1° novembre 2013 - The Document Foundation (TDF) annuncia LibreOffice 4.1.3, per Windows, Mac OS X e Linux. Questa è la terza minor release della famiglia LibreOffice 4.1, con numerosi miglioramenti nell'area dell'interoperabilità con i formati proprietari e legacy.

La nuova release è un altro passo in avanti nel processo di miglioramento della qualità e della stabilità complessive di LibreOffice 4.1. In ogni caso, alle aziende e alle organizzazioni complesse The Document Foundation suggerisce LibreOffice 4.0.6, supportato da professionisti certificati.

LibreOffice 4.1.3 arriva il giorno prima della LibreOffice HackFest di Friburgo in Brisgovia, in Germania (https://wiki.documentfoundation.org/Hackfest/Freiburg2013), dove la comunità si ritroverà all'ArTik per lavorare agli EasyHack sotto il coordinamento di esperti sviluppatori come Thorsten Behrens, Eilidh McAdam, Bjoern Michaelsen, Markus Mohrhard, Eike Rathke e Michael Stahl.

LibreOffice 4.1.3 è disponibile per il download dal seguente link: http://www.libreoffice.org/download/. I change log sono disponibili dai seguenti link: https://wiki.documentfoundation.org/Releases/4.1.3/RC1 (risolti nella 4.1.3.1) e https://wiki.documentfoundation.org/Releases/4.1.3/RC2 (risolti nella 4.1.3.2).

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Italo Vignoli - The Document Foundation