martedì 3 aprile 2012

LINUX FA RISPARMIARE MONACO

Il sindaco della città tedesca Christian Ude ha rivelato i vantaggi del passaggio dai software di Microsoft, Office compreso, a quelli open source: l'amministrazione comunale ha risparmiato nel 2011 poco meno di quattro milioni di euro, circa un terzo del budget annuo del reparto It.Linux fa risparmiare una montagna di soldi: la dimostrazione pratica è il risultato ottenuto dal Comune di Monaco di Baviera, che nel 2006 ha abbandonato la dotazione Windows per passare a all'Open Source, e in particolare al Project LiMux. Stando a quanto dichiarato dal sindaco Christian Ude, la sua amministrazione ha risparmiato ben quattro milioni di euro solo nell'ultimo anno.

Christian Ude, primo cittadino di Monaco di Baviera e grande sostenitore del software open source

L'importo, ha spiegato il sindaco al sito Golem.de, equivale a circa un terzo del budget annuo del dipartimento IT della città tedesca. Tutto merito di Linux in primis, e di Open Office al posto di Microsoft Office in seconda battuta. Il conto è presto fatto: per l'acquisto di 7.500 nuove licenze di Windows e 15mila licenze di Office necessarie per l'aggiornamento dei sistemi in uso l'amministrazione comunale avrebbe dovuto spendere più di 15 milioni di euro, a cui si sarebbero dovuti aggiungere altri 2,8 milioni di euro dilazionati nell'arco dei prossimi 3 o 4 anni per il rinnovo delle licenze software.

Grazie al passaggio a Linux, invece, questi soldi sono stati risparmiati, in più è stato possibile riutilizzare 7.500 computer non più nuovissimi, che avrebbero dovuto essere sostituiti in caso di aggiornamenti del sistema operativo Windows. A chi pensa poi che alle aziende non convenga il passaggio a Linux perché sono necessari costosi corsi di formazione del personale e un'assistenza molto più intensa ai dipendenti, sappia che secondo il signor Ude le richieste di intervento dell'help desk sono scese da 70 a 46 al mese.
Il conteggio di Ude pertanto ha tenuto giustamente in conto il risparmio sul supporto e sulla riqualificazione degli impiegati, che a quanto sembra hanno meno problemi con Linux che con Windows. L'unico costo aggiuntivo iniziale è stato quello del porting, ormai ampiamente ammortizzato e concluso. Per il prossimo anno Ude intende stanziare solo 2,08 milioni di euro per il mantenimento hardware e software.

Una rivincita senza pari per i promotori di questa iniziativa, che inizialmente fu criticata e posticipata più volte per problemi con le licenze e con lo svolgimento del progetto pilota. Ora sono molte le città che stanno pensando di imitare l'esempio di Monaco di Baviera per beneficiare degli stessi risparmi fiscali. Il primo governo ad essere ben avviato in tal senso è quello francese, che ha siglato un accordo con LibreOffice per portare il suo software su 500mila computer statali, che presto faranno a meno di Microsoft Office.

Elena Re Garbagnati