sabato 30 aprile 2011

DEFINIZIONE DI SOFTWARE LIBERO



Questa definizione ha lo scopo di chiarire quali sono i requisiti che un certo programma deve soddisfare perché lo si possa considerare "software libero". La definizione viene occasionalmente sottoposta a revisioni per chiarificarla. Per analizzare le modifiche effettuate basta leggere la sezione Storia nel seguito.
Il “Software libero” è una questione di libertà, non di prezzo. Per capire il concetto, bisognerebbe pensare alla “libertà di parola” e non alla “birra gratis” [NdT: il termine free in inglese significa sia gratuito che libero, in italiano il problema non esiste].
L'espressione "software libero" si riferisce alla libertà dell'utente di eseguire, copiare, distribuire, studiare, cambiare e migliorare il software. Più precisamente, significa che gli utenti del software godono delle quattro libertà fondamentali:
Libertà di eseguire il programma, per qualsiasi scopo (libertà 0).
Libertà di studiare come funziona il programma e adattarlo alle proprie necessità (libertà 1). L'accesso al codice sorgente ne è un prerequisito.
Libertà di ridistribuire copie in modo da aiutare il prossimo (libertà 2).
Libertà di migliorare il programma e distribuirne pubblicamente i miglioramenti da voi apportati (e le vostre versioni modificate in genere), in modo tale che tutta la comunità ne tragga beneficio (libertà 3). L'accesso al codice sorgente ne è un prerequisito.
Un programma è software libero se l'utente ha tutte queste libertà. In particolare, se è libero di ridistribuire copie, con o senza modifiche, gratis o addebitando delle spese di distribuzione a chiunque ed ovunque. Essere liberi di fare queste cose significa (tra l'altro) che non bisogna chiedere o pagare nessun permesso.

martedì 26 aprile 2011

LINUX SOSTENIBILE


8 MAGGIO 2011 ORE 10- 20
PARCO DELL'EX SEMINARIO SARONNO (VARESE)


lunedì 18 aprile 2011

OPEN OFFICE.ORG

Oracle affida lo sviluppo di OpenOffice.org alla comunità
di Maria Teresa Della Mura e Michele Nasi (18/04/2011)


Oracle ha annunciato la propria intenzione di trasformare OpenOffice.org in un progetto opensource basato unicamente sulla community e di non proporne più una versione commerciale. L'azienda intende "iniziare immediatamente a lavorare con i membri della comunità per proseguire con il successo fatto registrato da OpenOffice", ha dichiarato Edward Screven, Chief Corporate Architect di Oracle.
Non è al momento chiaro se la società guidata da Larry Ellison voglia continuare ad investire sul progetto OpenOffice.org e se possa essere tesa una mano verso LibreOffice.

Durante gli ultimi mesi del 2010, infatti, molte sono state le frizioni tra alcuni membri di spicco del team di OpenOffice.org ed i vertici di Oracle. La situazione ha portato alla nascita del progetto LibreOffice (ved. la nostra recensione) che, come spiegarono i promotori, mira - innanzi tutto - a separare lo sviluppo del codice alla base del funzionamento della suite per l'ufficio dagli interessi commerciali di una singola azienda.

Oracle ha spiegato che, da parte sua, continuerà ad investire su tecnologie opensource considerate d'importanza strategica per i propri clienti citando MySQL ed il fronte Linux. "Vogliamo concentrarci su Linux e MySQL dal momento che entrambi questi prodotti godono di un'adozione molto ampia sia da parte dei nostri clienti commerciali che governativi", si legge nel comunicato dell'azienda che aggiunge di voler continuare a supportare l'impiego dei formati di documenti "aperti" come ODF ("Open Document Format").

mercoledì 6 aprile 2011

FIERA DELL'ELETTRONICA DI MODENA

Il 9 e il 10 aprile anche ILS e ERLUG saranno presenti alla Fiera
dell'Elettronica di Modena (ExpoeElettronica) per presentare il
Dossier Scuola e le attivita' promosse negli ultimi anno dalle due associazioni.
Informazioni sulla fiera e link per scaricare il biglietto ridotto sul sito:

lunedì 4 aprile 2011

LAVAGNA INTEREATTIVA A BASSO COSTO


E’ possibile oggi realizzare lavagne multimediali a costi estremamente contenuti, utilizzando i computer e i videoproiettori gi esistenti in molte delle scuole italiane, e investendo non più di 50 euro per l’acquisto dei due unici accessori aggiuntivi che sono necessari: un videocomando del Nintendo WII (meno di 40 euro) e una penna all’infrarosso (meno di 10 euro).